Durante una passeggiata mattutina in città (a dir la verità non ne faccio mai, è stata una piacevole eccezione) mi ferma un signore e iniziamo a chiacchierare del più e del meno. È un signore che credo conosca i miei genitori, sta di fatto che pur non conoscendolo mi saluta sempre gentilmente con un gran sorriso, sai una di quelle persone che di fatto non conosci realmente ma che incroci volentieri. Avendo mezz’oretta libera prima di dedicarmi ad altro, decido di invitarlo a bere un caffè.
Bè, scopro che era stato un imprenditore (e anche di successo) a capo per 45 anni di un’azienda da lui fondata, e che ha venduto prima del pensionamento. Mi racconta di avere una figlia, ma che ha deciso di intraprendere un altro percorso lavorativo, e così (potevo leggergli sul volto tutta la sua amarezza) è stato costretto a vendere.
Ma la cosa veramente assurda è che ha iniziato a parlarmi del CLUB DALI’. Non so bene come spiegartelo, ma è stata una sensazione strana sapere che una persona che non conosci segue quello che fai e che non vedeva l’ora di dirmi la sua opinione.
Mi ha riferito che passa del tempo in azienda di suo nipote (probabilmente ora è chiaro a chi legge di chi sto parlando) e si fa passare il club da scartare. Poi con tono scherzoso mi dice:
“Ragazzo, te sei matto..”(e fin qui nulla di nuovo)“..fate delle cose straordinarie che sinceramente in 45 anni di attività non ho mai
ricevuto ne visto, forse ho visto qualcosa di simile negli Stati Uniti”.
Io attacco con la zuppa del mio obbiettivo di cambiare il nostro settore e diventarne la migliore azienda, oltre a ribadirgli che queste cose anche in America se le sognano nonostante sono i numeri uno del marketing, e lui mi risponde: “Si vede che ci metti cuore, ma è troppo. Prima o poi scoprirai che alcuni clienti compreranno altrove e ci rimarrai male”
Alla fine abbiamo parlato per 40 minuti buoni di questo e di altro, e devo dire che è stato un piacevole confronto di idee e strategie. Una conversazione che giorni dopo, durante un briefing con il team, è servita per alcune idee in più da inserire nel programma annuale. Quello che mi ha incasinato la testa di quella conversazione sono state le parole
“compreranno altrove, ci rimarrai male”.